Nell'eterna lotta tra tecno entusiasti e neo luddisti che in questi ultimi giorni dell'anno ritroviamo con previsioni esaltanti o visioni apocalittiche, in base al carro che li ospita, io mi affido alle meravigliose parole di Lucio Dalla in Futura che mentre i Russi sfidavano gli Americani si chiedeva “se riusciremo ancora a contare le onde del mare”.
Come a voler dire che tra il volare spensierati avanti e il restare ancorati al passato, c'è un qui e ora tutto da vivere. Un presente in cui è totalmente inutile chiedersi se la tecnologia deve avere un ruolo nella società moderna, perché è inevitabile che lo ha e lo avrà. Ma si tratta anche di un presente che non può accettare un cambiamento così grande senza mitigare gli inevitabili - anch'essi - lati negativi.
Prendiamo l'intelligenza artificiale, sono anni, decenni, che svolge un ruolo propulsore fondamentale. Pensiamo alle tecnologie legate alla salute: non avremmo mai superato la più grave pandemia (in termini quantitativi assoluti) in poco più di venti mesi senza l’intelligenza artificiale. È quindi facile prevedere che il futuro prossimo vedrà un suo utilizzo ancora maggiore, ma ciò non risolve il nostro vero problema. Che ce ne facciamo di tutte queste belle cose?
L'antropologo Adriano Favole ha coniato il concetto di Koinocene (dal sostantivo greco koinós cioè "comune") un’epoca caratterizzata dal riconoscimento e dal rispetto dell’interdipendenza di tutte le forme di vita animate e inanimate presenti sul pianeta Terra. Una nuova era in cui l'essere umano saprà riconoscere la somiglianza, la comunanza», la partecipazione, le relazioni tra tutti gli esseri viventi e non viventi che abitano il pianeta. Se ci pensiamo è esattamente ciò che stiamo vivendo e che ci pone davanti ad una grande sfida:
saremo in grado di realizzare una società in grado di offrire ai suoi membri un ambiente in cui vivere una vita dotata di senso?
L'augurio è che riusciremo in qualche modo a realizzare una forma di società saggia in cui l'utilizzo di dati, informazioni e conoscenze ci aiutino a prendere le giuste decisioni per migliorare la qualità di tutti gli aspetti della vita. Una società ecosostenibile che abbia a cuore il benessere di tutti attraverso uno sviluppo non solo economico, ma soprattutto sociale e culturale. Una società digitale in cui le tecnologie possano essere strumento di creazione di senso per l'esistenza umana.
Con la consapevolezza che si tratta solo di parole di speranza, un po' di circostanza, un augurio cordiale, un’affettuosa pacca sulla spalla e con la rassicurante certezza che
l'anno che sta arrivando fra un anno passerà!
Perciò troviamolo adesso il tempo di vivere con serenità e pienezza ogni istante del viaggio. Vi auguro un sereno 2023!