Che l’IA stia rivoluzionando il campo medico lo abbiamo detto e ormai non ci sono più dubbi. I benefici potenziali li possiamo al momento solo immaginare, ma la portata è davvero grande. Molto grande. Direi epocale.
MindAhead: L'Intelligenza artificiale al servizio della lotta contro l'Alzheimer.
Un esempio di questa rivoluzione è il lavoro di Pasquale Fedele, un ingegnere italiano specializzato in Intelligenza Artificiale per le neuroscienze. Fedele è uno dei co-fondatori di MindAhead, una startup internazionale che sta sviluppando una terapia digitale per contrastare l'Alzheimer. Immagina un mondo in cui l'Alzheimer, una malattia che attualmente colpisce milioni di persone in tutto il mondo, potrebbe essere diagnosticata e trattata molto prima che i sintomi diventino evidenti. Non si tratta solo di migliorare le cure esistenti, ma di creare qualcosa di completamente nuovo.
MindAhead si basa su due pilastri fondamentali: un programma terapeutico e una tecnologia basata sull'IA per la diagnosi precoce. Il programma terapeutico si basa sulla Behavioral Activation, una terapia comportamentale che mira a cambiare comportamenti sbagliati ed eliminare i fattori di rischio della demenza legati ad attività motorie, alimentazione e socializzazione. Inoltre, MindAhead utilizza metodi scientificamente provati per monitorare il funzionamento del cervello.
Decifrare la lingua delle molecole: l'apprendimento automatico rivoluziona la scienza dei materiali al MIT.
Dall'altro lato dell'Atlantico, i ricercatori del MIT e del MIT-Watson AI Lab stanno utilizzando l'IA per accelerare la scoperta di nuove molecole, con l'obiettivo di sviluppare nuove molecole e farmaci. Un processo che solitamente richiede decenni e budget enormi, grazie alle nuove tecnologie si abbattono notevolmente tempi e costi. Wow, figata!
Nel dettaglio i ricercatori hanno sviluppato un framework che prevede efficacemente le proprietà molecolari utilizzando solo una piccola quantità di dati. Questo sistema è in grado di catturare le somiglianze tra le strutture molecolari ed è molto più efficiente rispetto ai normali approcci di deep learning.
Queste storie ci raccontano che l’umanità sta scrivendo un nuovo capitolo. Come un alchimista che trasforma il piombo in oro, l'IA sta trasformando il modo in cui diagnosticare e curare le malattie, aprendo nuove possibilità che prima potevamo solo sognare. Non si tratta solo di fare le cose meglio. Si tratta di fare cose che prima non potevamo fare. Si tratta di spostare i confini di ciò che è possibile.
In conclusione, l'IA sta rivoluzionando il campo medico, ma non è solo una questione di tecnologia. È una questione di visione. Di vedere ciò che è possibile. Di spingere i confini. Di fare un salto nel futuro.