In un'era dominata dalla rapida evoluzione della tecnologia, l'emergere di sistemi di AI generativa e conversazionale (pensiamo a ChatGPT) porta con sè questioni etiche che richiedono attente riflessioni. Questi modelli, con la loro capacità di simulare interazioni umane, ci portano a riflettere sulla natura stessa dell'umanità e sul nostro posto in un mondo sempre più digitalizzato.
L'importanza di un'approccio collaborativo tra tecnici e umanisti non può essere sottovalutata.
Mentre i tecnici contribuisco con una profonda comprensione delle capacità e dei limiti della tecnologia, gli umanisti offrono una prospettiva critica sulle implicazioni sociali, culturali ed etiche di queste innovazioni. Questa alleanza è essenziale per garantire che la tecnologia sia sviluppata e implementata in modo responsabile e che abbia un impatto sociale, occupazionale ed economico benefico.
Le questioni di responsabilità, inclusione, coesione sociale e autonomia sono al centro di queste riflessioni.
Ad esempio, come possiamo garantire che i sistemi AI rispettino i valori umani e non perpetuino pregiudizi esistenti? Come possiamo bilanciare i benefici potenziali, come l'accesso a informazioni tempestive, con i rischi associati, come la diffusione della disinformazione e deep fake?
È fondamentale che tecnici e umanisti lavorino insieme per navigare nel complesso paesaggio etico che queste tecnologie presentano. Solo attraverso un'effettiva alleanza digitale tra questi due mondi possiamo sperare di realizzare il pieno potenziale della tecnologia, garantendo al contempo il rispetto dei valori e dei principi umanistici.
Di questo e altro parleremo lunedì 6 novembre 2023 alle 19 a Roma presso il Circolo San Pietro in piazza di Campitelli 9 con Padre Michel Remery e Fabio Bolzetta nell'incontro dal titolo “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”.