Non si può essere a favore della DAD (o contro)
Tu che parli sempre di digitale sei contro la didattica a distanza?
Ma come, proprio tu che parli sempre di digitale sei contro la didattica a distanza?
Questa è la frase (accusatoria, denigratoria, molto radical chic) che varie persone mi hanno rivolto negli ultimi due anni pandemici. Che domande… non sono contro la didattica a distanza, ma non sono neanche per “questa” DAD così come l’abbiamo conosciuta nell’ultimo anno scolastico.
Proviamo a fare chiarezza così quando qualcuno me lo chiede gli mando il link a questo post.
La scuola è un mondo troppo vario per essere categorizzato e stilizzato in poche parole, ci vuole pazienza per capire le varie sfumature. Allo stesso modo anche per la DaD non si può essere Pro o Contro, bisogna inserirla con le giuste misure nel contesto di riferimento.
La DAD - tra alti e bassi, più bassi che alti - è stata (ed è) senza dubbio uno strumento emergenziale molto utile, ottimo per abbattere le barriere di tempo e spazio, consentire a chi vive lontano di seguire le lezioni, permette in un periodo di emergenza sanitaria di continuare in maniera diversa le lezioni. Eliminarla completamente, tornando tout court al mondo pre-covid, come se fosse stata un male necessario sarebbe un errore gravissimo.
Attenzione c’è anche l’altra faccia della medaglia che non va ignorata: l’utilità della DAD diminuisce quanto più l'eta degli studenti si abbassa. È evidente che i bambini più piccoli hanno maggiori difficoltà e minori benefici, a differenza dei grandi (superiori e università) che possono adattarsi meglio e che soprattutto ne possono sfruttare al meglio i lati positivi.
Come in tutte le cose è necessario contemperare posizioni, necessità e diritti: la DAD va integrata nel processo di formazione con cautela e lucidità, ma non possono essere ignorati gli indubbi vantaggi che potrebbe portare alle nuove generazioni di studenti. Pensiamo alla possibilità di portare meno libri a scuola, evitare interruzioni degli studi in caso di malattia del docente o studenti, liberare tempo durante l’orario scolastico per dedicarlo a laboratori, incontri.
L’argomento DAD è molto divisivo perché spesso affrontato con pregiudizi e poca lucidità. Invece ritengo necessario riacquistare quella capacità di analisi utile a introdurre nuovi strumenti e nuove metodologie in processi e contesti complessi, al momento lasciati (vergognosamente) ai sondaggi su Whatsapp dei genitori.